Domenica 10 Aprile, ci siamo ritrovati all'Aeroporto di Firenze, 12 colleghi provenienti da Firenze, Jesi e Siena. Tutti diretti a Francoforte per conoscere il sistema duale secondo il progetto Erasmus VUBIELLE, promosso dall'Unione Europea.
Il corso era suddiviso in diverse lezioni frontali, sul modello da sempre adoperato nelle scuole tedesche di alternanza scuola lavoro. Tale metodo in particolare prevede di alternare 2 o 3 giorni della settimana all'apprendimento direttamente presso un'azienda e, i residui giorni della settimana, in classe per approfondire i vari aspetti appresi durante l'apprendistato.
Le visite aziendale sono state diverse: dall' Arcelor, un colosso dell'acciaio a quello della JHP una multinazionale della microelettronica. Non sono mancate anchele visite a delle strutture ricettive di alto livello (di 4/5 stelle). In tutteerano ospitati gli studenti, provenienti da scuole professionali di ogni tipo della Germania, che effettuano presso di loro il periodo di alternanza scuola lavoro con l'intento di inserirli a tempo nella propria struttura dopo la fine del praticandato.
Il sistema scolastico tedesco prevede che dopo quattro anni di scuola elementare siano previsti tre tipi di scuola media superiore :
a) il primo, assimilabile ai nss. Istituti Professionali, previste l'effettuazione di un periodo di apprendistato retribuito in Azienda. Dopo l' esame finale, tale apprendimento si trasforma di un contratto di lavoro vero e proprio con l'assunzione del ragazzo direttamente presso l'azienda. Tutta questa procedura viene organizzata e monitorata dalle Camere di Commercio;.
b) il secondo, invece, risulta assimilabile, ai nss. Istituti tecnici che prevede un corso di studi con durata 6 anni, che consente l'accesso a professioni culturali qualificate (ragioniere, geometra,ecc.);
C) il terzo ed ultimo risulta simile al ns. Liceo Ginnasio. Dura ben nove anni e permette, dopo il superamento di un esame chiamato "Abitur" (cioè il nostro esame di maturità) di accedere all'università.
Il sistema d'istruzione tedesco è abbastanza armonico, l'unico neo è costituito dalla scelta che viene fatta dalle famiglie, d'intesa con gli insegnanti, intorno ai 10 anni dell'alunno, circa il tipo di scuola da seguire in futuro. A mio modesto avviso la stessa non risulta ottimale in quanto viene fatta ad un'età troppo precoce e le conseguenze della stessa immancabilmente influenzerà il futuro dello studente.
L'aspetto positivo invece è costituito dal forte tessuto industriale esistente in Germania che permette, cosa abbastanza raro in Europa e sicuramente inesistente in Italia, che lo studente durante tutto il periodo dell'apprendimento venga retribuito. Tale aspetto risulta sicuramente responsabilizzante nei confronti del ragazzo stagista.
Esistono scuole dell'obbligo con indirizzi specifici che consentono quindi di professionalizzarsi in settori quali quello chimico e/o elettrotecnico.
Ritengo che sia un sistema molto valido in quanto all'importante lavoro di parteniarato svolto d'intesa con le varie associazioni di categoria, si unisce un sistema rigoroso di controlli da parte degli Organi reputati (in particolare le Camere di Commercio). Questi, in sede di controlli periodici e/o di ispezioni, hanno la possibilità di verificare e sopratutto di intervenire irrogando sanzioni pesanti e certe, nel caso dovessero riscontrare irregolarità. In particolare si incaricano di verificare continuamente l'operato svolto dagli "zuber" e la regolarità degli esami finali.
Personalmente posso dire di essermi arricchita molto da questa esperienza, soprattutto nell'ascoltare le varie esperienze raccontate degli imprenditori.
Molti di loro hanno evidenziato, in più occasioni, che per un 'azienda, l'investimento nelle nuove generazioni è fondamentale perchè consentirà alla stessa da un lato a continuare a rispettare la tradizione dei processi produttivi (basti pensare all'aziende che operano da centinaia di anni nei più disparati settori dalla metallurgia alla settore della produzione della birra), ma anche di aprirsi all'innovazione (ad esempio di prevedere la possibilità di vendita on line), dando la possibilità all'azienda di poter crescere e di prosperare.
Il concetto espresso in precedenza si rafforza ancor di più se si pensa che la zona da noi visita sia quella meno florida della Germania , in cui si sente tanto ancora la presenza del vecchio sistema socialista (basi pensare alle numerose statue di Marx ed Hengel presenti un po ovunque o alle casette costruite tutte uguali).
L a visita, nonostante il breve tempo a ns. disposizione, è stata in grado di farci apprendere alcuni pregi del sistema scolastico e produttivo tedesco, la cui adozione potrebbe portare dei sicuri benefici per il ns. Paese. Dal'altro canto sono anche emerse alcune ombre che ci hanno fatto intuire che il nostro sistema scolastico fornisca una cultura più approfondita e generale. L'aspetto più triste è tuttavia costituito dalla cosiddetta "fuga di cervelli" dal ns. paese, cioè di tanti italiani universitari specializzati che non hanno trovato in Italia uno sbocco lavorativo nel ns. paese e che si sono dovuto trasferire all'estero dove hanno finalmente trovato aziende e Istituzioni che sono stati in grado di valorizzare tale risorse.
Tale aspetto, sopratutto negli ultimi tempi, sta diventando un fenomeno sempre più rilevante come numero e risulta davvero preoccupante in quanto per il ns. Paese che da un lato sostiene significativo costi per formare queste persone e poi al momento finale si priva delle loro intuizioni, conoscenze e energie lavorative.
Spero solo che la nuova classe politica, di qualsiasi colore essa sia, scendendo dal "piedistallo" su cui attualmente assisa, sia in grado di comprendere tali aspetti e di elaborare dei progetti che non siano da freno, ma anzi da volano per le nostre aziende in modo da consentirle di continuare a crescere e svilupparsi, altrimenti sarà l'intero nostro paese a rimetterci e i nss. figli, come i nostri antenati, saranno costretti a fare le valige per trovare un lavoro in un altro paese.
Marilina Muotri